MAURITIUS: CONTRASTO DI CULTURA, COLORI E SAPORI


Mauritius è uno smeraldo scintillante nelle acque turchesi dell’Oceano Indiano che non potrà non affascinarvi. Il contrasto dei colori, delle culture e dei sapori rende l’isola così affascinante da costituire lo scenario ideale per una vacanza indimenticabile. Qui proverete l’esperienza di un lusso mai vissuto prima, un livello di raffinatezza nettamente superiore a quello che può offrivi qualsiasi altra località di vacanza esotica.

L’immagine di una graziosa e antica casa coloniale, con intorno un trionfo di vegetazione tropicale, di piantagioni di vaniglia e di canna da zucchero, con lagune trasparenti, profumi intensi, colori e sapori squisiti: è quella di Mauritius! L’isola delle meraviglie nel blu dell’Oceano Indiano, con panorami mozzafiato, barriere coralline, candide baie che offrono paesaggi da cartolina, riserve naturali patrimonio dell’Unesco, con resort eleganti ed accoglienti che garantiscono esclusività e discrezione.

Mauritius è un’isola vulcanica lunga 58 km da nord a sud e larga 47 km da est a ovest, per un totale di 1.865 km2 (2.040 con Rodrigues e gli isolotti). Si trova nell’Oceano Indiano poco a nord del Tropico del Capricorno, al largo delle coste orientali africane, a 800 km a est del Madagascar, e 220 km a nord-est di Réunion, l’isola più vicina. Oltre all’isola principale, il paese comprende l’isola abitata di Rodrigues, circa 560 km a nord-est, e alcuni isolotti corallini sparsi come Cargados, Carajos e Agalega. Mauritius e le sue dipendenze fanno parte dell’arcipelago delle Mascarene assieme a Réunion.

Popolazione
L’isola di Mauritius vanta un’interessante società multirazziale. Metà della popolazione è di discendenza hindu pertanto l’isola ha uno spiccato sapore indiano. Il resto della popolazione è costituita prevalentemente da africani, cinesi, francesi e britannici.
Religione
Le religioni a Mauritius sono davvero molte: se ne contano fino a 87. La principale è l’hinduismo, oltre al cristianesimo (insediatasi ai tempi della colonizzazione olandese) e all’Islam.

Un po’ di storia

I commercianti arabi erano a conoscenza dell’esistenza di Mauritius già nel X secolo, ma non la colonizzarono. I navigatori portoghesi si imbatterono nell’isola sull’onda delle esplorazioni successive al viaggio di Vasco da Gama intorno al Capo di Buona Speranza nel 1498 e la utilizzarono per anni come base d’appoggio sulla rotta verso Giava.
Dopo un periodo di colonizzazione olandese, che diffuse la coltivazione di canna da zucchero, nel 1715 il capitano francese Guillaume Dufresne d’Arsal rivendicò il possesso dell’isola, ribattezzandola Île de France e cedendola ai francesi della Compagnia delle Indie Orientali, che la utilizzarono come base commerciale. La colonizzazione vera e propria iniziò nel 1721, e nel giro di 15 anni furono costruiti il primo zuccherificio, una rete stradale e un ospedale.

La Gran Bretagna decise nel 1810 di attaccare i corsari (e Mauritius) e dopo 4 anni, con il Trattato di Parigi, l’Île de France, Rodrigues e le Seychelles vennero cedute agli Inglesi. Ai Franco-mauriziani fu garantito il diritto di conservare la lingua, la religione, il sistema legale basato sul Codice Napoleonico e le piantagioni di canna da zucchero.

La schiavitù venne abolita nel 1835, e ancora oggi si commemora questa ricorrenza il primo giorno di febbraio. Nel 1936 venne fondato il Partito Laburista per la difesa dei diritti dei lavoratori e, l’anno dopo, fu approvata la nuova costituzione.

Mauritius ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna il 12 marzo 1968 e divenne ufficialmente una repubblica nel 1992

Clima

Il clima tropicale mite di Mauritius – con oltre 300 giorni di sole all’anno – conferisce tutto l’anno alla destinazione il suo caratteristico fascino. Essendo situata nell’emisfero meridionale, l’isola presenta stagioni invertite rispetto a quelle europee. La stagione estiva va da ottobre a maggio, mentre il periodo invernale va da giugno a settembre.

Il clima è caldo e tropicale durante l’estate, con i picchi di temperatura più alti nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. L’estate è anche il periodo in cui si concentrano le piogge – ma raramente durano a lungo e la maggior parte si concentra sull’altopiano centrale. Questo è il momento migliore per effettuare le immersioni subacquee, in particolare da dicembre a marzo, e per la pesca d’altura. La stagione ciclonica va da novembre ad aprile. In genere i cicloni evitano Mauritius grazie alle dimensioni ridotte dell’isola, ma, anche se un ciclone dovesse raggiungere l’isola, tutti i resort balneari sono stati progettati per resistere ai forti venti.

Gli inverni secchi attirano chi cerca il sole invernale e sono perfetti per le famiglie in quanto le temperature sono più fresche da maggio a ottobre. I venti prevalenti tendono a soffiare sopra l’isola da est e sud-est, offrendo le condizioni ideali per il kitesurf e il windsurf.

Sull’altopiano centrale, che si trova a circa 600 metri sul livello del mare, le temperature medie diurne sono comprese tra i 20° C ad agosto e i 26° C a febbraio. Sulla costa, le temperature sono più alte di circa tre o cinque gradi.

L’isola può essere virtualmente divisa in due zone principali: Ovest ed Est. Quest’ultima è più battuta dai venti provenienti da Est-Sud-Est, che determinano notevoli differenze meteorologiche fra le due coste, soprattutto nei mesi invernali.

Cultura

Più della metà della popolazione mauriziana è induista e circa un quinto è musulmana: entrambi i gruppi discendono dai braccianti condotti sull’isola dagli Inglesi per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero.
Anche molti abitanti di ceppo cinese furono portati sull’isola come lavoratori. Il resto della popolazione è composto da creoli, discendenti degli schiavi africani, e da franco-mauriziani che, sebbene rappresentino solo il 2 per cento dell’intera popolazione, ha per lunghi anni detenuto il controllo delle risorse dell’isola.

Probabilmente il romanzo più noto ambientato a Mauritius è Paul et Virginie, una intensa storia d’amore scritta dal francese Bernardin de St Pierrel. Sia Joseph Conrad sia Mark Twain hanno visitato Mauritius scrivendone le loro impressioni; Charles Baudelaire scrisse la sua primissima poesia, A une Dame Créole (“A una donna creola”), nella cittadina mauriziana di Pamplemousses.

Il Nord

Grand Bay è la prima cosa che viene in mente quando si cita il Nord di Mauritius ed è ora la prima destinazione turistica dell’isola, grazie a un programma di sviluppo sostenibile che l’ha vista protagonista.

Punto di partenza per viaggi in barca verso le isole del nord e altre attività acquatiche, Grand Bay ha due spiagge, una delle quali è “La Cuvette”, un “rifugio” appartato dove è ancora possibile imbattersi nel raro esemplare “tec-tec” nascosto tra la sabbia, una piccola conchiglia bianca da proteggere e preservare.

Passeggiate tra le stradine strette, dietro la strada principale per ammirare i prodotti offerti dai negozietti locali. La grande varietà di ristoranti e la sua vita notturna, aspetti per cui Grand Bay è particolarmente nota, vi faranno amare questo affascinante ed esuberante villaggio.

Un altro villaggio pittoresco situato nel nord di Mauritius è Cap Malheureux, con la famosa chiesa dal tetto rosso, la vista sulle isole del nord e la popolosa comunità di pescatori.

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Da vedere:

Giardino botanico Sir Seewoosagur Ramgoolam

Il giardino Pamplemousses è famoso tra i botanici di tutto il mondo per la grande collezione di piante autoctone ed esotiche che vi crescono, tra cui le ninfee giganti Victoria Amazonica e numerose specie di palme.

La palma talipot (Corypha umbraculifera) riveste un particolare interesse: leggenda vuole che fiorisca solo una volta ogni cinquanta-settanta anni e poi muoia.

Abbandonate il trambusto della città… che desideriate fare una tranquilla passeggiata o una camminata a passo più sostenuto, questo è il luogo ideale per rilassarsi respirando aria fresca e pulita.

La chiesetta dal tetto rosso di Cap Malheureux

Cap Malheureux è la parte settentrionale dell’isola. È qui che il comandante John Abercromby sbarcò con le sue truppe quando gli inglesi attaccarono l’isola per la seconda volta nel 1810. Cap Malheureux deve la sua importanza anche a una piccola cappella, Notre Dame Auxiliatrice, nota comunemente come la “chiesetta dal tetto rosso”, ammirevole per la qualità del raffinato lavoro di carpenteria e per l’acquasantiera a forma di gigantesca conchiglia.

Port Louis, una capitale cosmopolita

Port Louis, la capitale cosmopolita di Mauritius, venne fondata nel 1735 dal governatore francese e pioniere Bertrand-François Mahé de La Bourdonnais. Situata sulla costa nord-occidentale dell’isola, Port Louis è la capitale amministrativa e commerciale.

Brulicante di folla durante il giorno, la città è ricca di tesori culturali e storici da non perdere. Oltre al mercato centrale, vero punto di riferimento per chi vuole sentirsi vicino all’anima di Mauritius, Port Louis vanta molti siti storici tra cui il Champ de Mars, il più antico ippodromo dell’emisfero australe.

L’Ovest e il Sud-Ovest

Le zone costiere della parte occidentale e sud-occidentale di Mauritius sono le più selvagge dell’isola: a prima vista si potrebbe facilmente pensare di essere nel bush africano! Protetta dai venti, la regione vanta hotel eccellenti e lagune ideali per le immersioni, il nuoto, lo sci nautico, la vela e lo snorkeling, ma anche per praticare kayak o fare un giro in pedalò grazie alle acque molto tranquille.

Se invece siete surfisti alla ricerca dello spot perfetto per cavalcare l’onda, andate a Tamarin Bay o al famosissimo “One Eye” a Le Morne. Le Morne è nota anche agli amanti del kitesurf, grazie ai venti che per quasi tutto l’anno soffiano costantemente da sud-est e che soffiano particolarmente in questa particolare zona dell’isola.

Il parco naturale del Black River Gorges, è un rigoglioso paradiso naturale che si trova nella regione occidentale. I visitatori possono scegliere di trascorrere la giornata visitando i parchi naturali della regione (Casela, Gros Cailloux), con escursioni lungo i sentieri o attività divertenti per i bambini, il tutto immersi in un paesaggio dal fascino incredibile. Si può addirittura incontrare dei leoni africani addomesticati, giraffe e altri animali.

I centri commerciali presenti in zona sono a portata di mano per lo shopping… e perché non cimentarsi in qualche competizione di karting a Cascavelle? Regalatevi poi un’esperienza davvero magica: prenotate un tour all’Ile aux Bénitiers e nuotate con i delfini selvatici che si aggirano in queste acque!

Da vedere:

Parco nazionale Black River Gorges

Una delle principali attrazioni “verdi” è il Parco Nazionale Black River Gorges che si estende su una superficie di 6750 ettari e offre rifugio a piante e animali autoctoni a elevato rischio di estinzione. Il parco ospita 311 specie di piante da fiore autoctone ed endemiche e nove specie di uccelli che vivono solo a Mauritius.

Appositi sentieri permettono di camminare sulle gole e di salire sull’altopiano. Indossate le scarpe e l’abbigliamento adatti per l’escursione e portate con voi cibo, bevande e tutto ciò che può tornare utile, perché il parco è sprovvisto di chioschi e di assistenza medica.

Ile aux Bénitiers

Circondata dal mare turchese, quest’isola si trova incastonata in una laguna nei pressi di Le Morne ed è ideale per nuotare o praticare snorkeling in sicurezza. Si può raggiungere l’isola da Case Noyale e La Gaulette a bordo della barca di un pescatore locale, oppure con un catamarano o un motoscafo partendo da Le Morne, Black River o, ancora più lontano, Flic en Flac e la zona settentrionale di Mauritius. Totalmente piatta, la superficie dell’isolotto è di 1 km2: facilissimo da esplorare! Il viaggio in barca solitamente include anche barbeque e bevande una volta arrivati sull’isola.

Le Morne

Le Morne offre alcuni degli hotel e dei campi da golf più belli di Mauritius. I più vecchi furono costruiti all’epoca dell’arrivo dei primi turisti sull’isola e conservano tuttora la cultura e l’idea di ospitalità tipiche. Qualunque sia il motivo che vi ha portati qui, la città ha qualcosa in serbo per voi: lunghe camminate sulle spiagge di sabbia bianca, sport acquatici o relax e riposo completo. La parte meridionale di Le Morne è il luogo ideale per darsi al kitesurf, al windsurf o al surf classico, grazie agli alisei che soffiano forti e costanti da sud-est e che prendono slancio dopo aver superato le montagne delleBlack River Gorges.

Il monte Le Morne è un sito riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, nonché luogo commemorativo dedicato al terribile periodo in cui la tratta degli schiavi era ancora ammessa a Mauritius.

Protetti dai boscosi e quasi inaccessibili strapiombi della montagna, gli schiavi fuggitivi formarono piccoli insediamenti nelle grotte e sulla sommità di Le Morne. Le tradizioni legate agli schiavi in fuga hanno reso Le Morne un simbolo della lotta degli schiavi per la libertà, della loro sofferenza e del loro sacrificio, tutti aspetti collegati ai paesi dai quali provenivano (il continente africano, il Madagascar, l’India e l’Asia sud-orientale).

Casela Nature Park:

Il Casela Park a Mauritius è un meraviglioso parco dove gli animali vivono in un ambiente costituito da una natura rigogliosa e prorompente che offre loro un habitat ideale protetto e curato.

Tra i campi di canna da zucchero della costa ovest di Mauritius, non lontano dalla località Flic e Flac si estende dalla valle fino alla collina da dove si gode un panorama mozzafiato. Il parco inizialmente era nato come una riserva per gli uccelli, pertanto si è anche contornati da canti e suoni di tutti i generi.

 

Il Sud e il Sud-Est

Nell’area meridionale dell’isola si possono trovare i paesaggi più belli e selvaggi, con ​spiagge sabbiose che si alternano a scogliere scavate dalle onde, spiagge rocciose e campi di canna da zucchero a perdita d’occhio, terreni montuosi che creano splendidi panorami. La regione turistica di Bel Ombre​ è​unica nel suo genere.

Da vedere:

Mahébourg

Mahébourg, uno dei principali villaggi di pescatori dell’isola, sorge lungo la costa dell’immensa baia di Grand Port. Fondata nel 1804 dal governatore francese Charles Decaen, nel 1810 Mahébourg fu testimone dell’unica vittoria navale francese dell’era napoleonica sugli inglesi. Questa vittoria è anche ricordata sull’Arco di Trionfo a Parigi. Importante centro della vita economica durante l’amministrazione francese, Mahébourg era nota anche per il mercato degli schiavi.

È un luogo ricco di emozioni, uno dei rari luoghi dell’isola che ha mantenuto quel particolare periodo della storia inciso nella pietra.

Il mercato di Mahébourg

Il mercato di Mahebourg è l’occasione ideale per fare buoni affari, acquistando spezie, capi d’abbigliamento e giocattoli. Qui è possibile degustare la frutta fresca locale e i cibi tradizionali come il “biryanis”, i “gateaux piments” e il “dholl puri”  e incontrare la popolazione del luogo in una tipica e accogliente atmosfera locale.

Riserva naturale di Ile aux Aigrettes

Dal 1985, la Mauritian Wildlife Foundation (MWF) ha disinfestato, ripiantumato e restaurato il 90% di quest’isola corallina reintroducendo piante autoctone, uccelli e rettili e ricreando la riserva naturale ideale per una flora e una fauna introvabili altrove.

Quest’isoletta di 27 ettari, 800 metri al largo della costa sud-orientale vicino a Mahébourg, ospita ciò che rimane della foresta secca costiera che una volta ricopriva gran parte dell’isola. Negli anni, l’Île aux Aigrettes ha infatti subito un processo di deforestazione del territorio, oltre all’introduzione di piante ed animali esotici che hanno rischiato di distruggere completamente la flora e la fauna autoctone.

Oggi questo paradiso perduto è aperto al pubblico. Un professionista vi guiderà tra le tartarughe giganti e le colombe rosa che sono state salvate e liberate dopo un’opera di conservazione durata trent’anni. Le dieci sculture in bronzo esposte sull’isola dall’artista Nick Bibby vi porteranno indietro nel tempo.

La costa Orientale

Ile aux Cerfs

Considerato da alcuni un paradiso degli sport acquatici e da altri il luogo con le spiagge più belle di tutta l’isola, Ile aux Cerfs, prezioso gioiellino a cinque minuti dalla costa, è una meta turistica obbligata a Mauritius. Una vivace boat-house, diversi ristoranti e lunghe spiagge esercitano la loro forte attrattiva sul visitatore, tanto quanto il mini allevamento di tartarughe e l’opportunità di concludere buoni affari con i venditori sulla spiaggia.

Gli appassionati di golf saranno conquistati dal meraviglioso campo a 18 buche, progettato dal celebre campione di golf Bernhard Langer.

È possibile raggiungere Ile aux Cerfs scegliendo tra diversi tipi di imbarcazione: motoscafi, piroghe, barche con il fondo di vetro, catamarani… e addirittura una nave pirata! La maggior parte dei viaggi in barca con partenza da Trou d’Eau Douce, o anche da punti più distanti della zona meridionale (come la Blue Bay), prevede una sosta a Grand River South East, una “battuta” di snorkeling nella laguna, barbeque e drink serviti a bordo o sulla spiaggia, spettacoli di segà e tante altre attività ricreative.

Questa isola deve il suo nome ai cervi di Giava, importati dagli olandesi, che prima popolavano l’isola, ma che purtroppo oggi non ci sono più.I suoi 4 chilometri di spiaggia sabbiosa la rendono una meta imperdibile per chiunque arrivi a Mauritius alla ricerca di un mare cristallino.

Qui la sabbia è candida e molto fine, il mare assume tonalità da cartolina ed è possibile approfittare dell’ombra delle mangrovie.

Belle Mare

Belle Mare ha una bellissima spiaggia di sabbia bianca. La strada costiera che segue le grandi distese di sabbia bianca da Palmar a Trou d’Eau Douce si snoda vicino al mare fino a Grand Port, terminando nel villaggio di Mahebourg. Ideale per crogiolarsi al sole per ore, godendosi la vista della lunga distesa di sabbia bianca.

Durante il fine settimana e nei giorni festivi la gente del luogo si riversa sulla spiaggia di Belle Mare che, per l’occasione, diventa il posto ideale dove incontrare i mauriziani e scoprirne la cultura. Godetevi un gustoso gelato, scegliendo tra quelli offerti dai furgoncini della zona, colorati e animati. Per i più avventurosi, consigliamo il parasailing: ottimo per godersi una strabiliante vista panoramica a volo d’uccello sulla laguna e le sue acque turchesi.

 

L’Entroterra e il Centro dell’isola

È il momento di lasciare le spiagge più frequentate e immergersi nel cuore dell’isola per scoprire le escursioni nell’entroterra. Più fresco e umido rispetto alle regioni costiere, l’altopiano centrale si trova tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare e, a partire dalla zona meridionale di Port Louis, questa vasta area urbana è abitata da circa 400.000 persone, ossia oltre un terzo della popolazione dell’isola. Vale la pena visitare le foreste, i laghi e le piantagioni che punteggiano l’altopiano.

Meritano una visita anche Rose Hill, piacevole città commerciale ricca di ristoranti locali e negozi che durante il giorno si riempiono di amanti dello shopping, e Vacoas, nota soprattutto per il Gymkhana Club, il primo campo da golf dell’emisfero australe.

Trou aux Cerfs

Il più famoso vulcano dormiente di Mauritius offre una fantastica vista a 360° sull’altopiano dell’isola ed è il punto d’incontro per tutti gli sportivi del luogo, che si ritrovano proprio qui per fare jogging di buon mattino.

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