Cosa è cambiato nel post-pandemia
Gia’ nel post-pandemia attuale tante cose sono profondamente cambiate e il settore del turismo è tra quelli che maggiormente ha subito le conseguenze della pandemia di Covid-19. Ma quali sono le prospettive future?
La consapevolezza di quanto accaduto ci sta portando e ci porterà a fare scelte diverse. Nel post-pandemia nasce il bisogno di vivere esperienze che prima non abbiamo mai preso in considerazione. Le esigenze dei turisti e dei viaggiatori sono mutate, e con esse anche le modalità con cui il settore dei viaggi sta provando a risollevarsi.
Da oltre un anno a questa parte abbiamo imparato a vivere in maniera diversa, e alcune piccole abitudini apprese negli ultimi mesi potrebbero rimanere radicate in noi. Come ad esempio la voglia di esplorare luoghi solitari, ben lontani dalla folla nella quale un tempo eravamo più facilmente pronti a immergerci. Il bisogno di rispettare il distanziamento sociale ci porta a prediligere spazi aperti e isolati, al contrario delle mete più tradizionali e sempre molto affollate…anche se va comunque detto che i più temerari e i fatalisti continuano a prenotare “dove li porta il cuore” e non il post-pandemia, a prescindere che vi sia o meno rischio di affollamento. Secondo gli esperti, questa è l’occasione per risolvere uno dei problemi che da tempo affligge molte località famose.
Nel post-pandemia abbiamo voglia di scoprire destinazioni meno conosciute e anche di non allontanarci troppo da casa. Il turismo di prossimità è in effetti uno dei trend del 2021 w lo sarà ancora nel 2022.
L’attenzione all’ambiente è un altro fenomeno in crescita, che vede una maggior diffusione nell’uso di treni e traghetti a discapito dei voli aerei, soprattutto nelle rotte interne e nei viaggi più corti. Nelle rotte internazionali, ovviamente, l’aereo la fa sempre da padrone!
Ma il futuro del turismo passa anche attraverso la tecnologia, perché i viaggi virtuali, che hanno vissuto un boom proprio durante il lockdown, non andranno via via scomparendo. Anzi, si trasformeranno in una maniera alternativa per esplorare le meraviglie del mondo senza dover andare troppo lontano da casa. Quella che prima era solamente una tendenza di nicchia ha mostrato ora appieno le sue potenzialità e sono molte le esperienze online che si stanno facendo sempre più interessanti e coinvolgenti, sia per grandi che per piccini.
Noi di Samovar, con il nostro Travel Delivery, ne siamo la prova. Ogni lunedì vi abbiamo tenuto compagnia con le nostre dirette da posti insoliti o anche noti, in Italia e all’estero, ma stando sempre attenti a svelare aneddoti meno conosciuti, a farvi immedesimare nelle storie che le nostre guide vi raccontavano e per soddisfare quella piccola curiosità in più che anche i viaggiatori più esperti magari non avevano mai avuto modo di conoscere.
Adesso ci siamo presi una piccola pausa ma a Settembre, anche se il turismo fosse già tornato ad essere vissuto in modo più tradizionale, torneremo con i nostri viaggi virtuali per portarvi in giro per l’Italia e per il mondo!
Ma vediamo quali sono le categorie più tipiche dei viaggiatori post-pandemia.
Le categorie di viaggiatori post-pandemia
In primis troviamo i nomadi digitali che, grazie allo smart-working, possono scegliere la sede del proprio lavoro. Spostarsi dalla propria città natale per visitare luoghi diversi è diventato un vero e proprio stile di vita, un’opportunità da cogliere anche con tutta la famiglia.
La seconda categoria è formata dai sognatori, ovvero coloro che ricercano le tanto agognate vacanze da sogno, in aumento di sette volte rispetto al periodo pre-pandemico, così come le “vacanze di lusso”, che sono aumentate ben del 50%.
Sul terzo gradino del podio ci sono i cacciatori di esperienze, ovvero tutti coloro che sono alla ricerca di esperienze significative e nuove avventure, soprattutto a contatto con la natura. La dimostrazione di quanto stiamo affermando sta nell’aumento di ricerche di resort in mezzo al bosco.
Molte persone, infatti, stanno riscoprendo il valore di esperienze che, fino all’avvento del Covid-19 in realtà davamo un po’ troppo per scontate!
I turisti culturali si posizionano al quarto posto di questa affascinante classifica; sono quelli incuriositi da tutte le attività molto artigianali, tipiche dei luoghi che visitano e che ne formano appunto la cultura locale.
E siamo arrivati ai turisti gourmet, per i quali l’aspetto enogastronomico incide tantissimo sulla scelta della destinazione. Assaporare i piatti tipici di un luogo o di una particolare cultura spinge questa particolare tipologia di turisti a voler ampliare i propri orizzonti anche attraverso la degustazione di piatti tipici di una particolare cultura o destinazione. E’ un altro modo di conoscere il mondo!
Chiudono la nostra classifica i turisti del week-end, ovvero coloro che non hanno molto tempo a disposizione e cercano di sfruttare al massimo i due giorni festivi per godersi una breve fuga dalla routine del lavoro e della vita in città magari.
Molti di questi turisti scelgono la montagna per le loro fughe post-pandemia, dove, notoriamente, si respira meglio e si possono praticare un sacco di attività outdoor
Questo è, seppur per brevi cenni, il mondo del turismo come si presenta post-pandemia, a più di un anno dall’inizio del lockdown e con prospettive attualmente ancora un po’ incerte. Il Covid-19 ha cambiato profondamente le nostre abitudini e questo nuovo approccio al viaggiare ce lo porteremo dietro ancora per molti anni!