Sui viaggi 2022 la guerra in Ucraina, proprio per l’importanza che riveste e l’attenzione che catalizza, ha messo in secondo piano quanto riportato con chiarezza sul sito della Farnesia, viaggiare sicuri,it, ovvero che da ieri sono caduti i principali paletti che la pandemia ha imposto ai viaggi. 

Nel concreto: “L’ordinanza del 22 febbraio del ministero della Salute “elimina gli elenchi di Paesi A, B, C, D ed E; elimina le limitazioni ai viaggi dall’Italia verso i Paesi dell’ex elenco E; abroga le ordinanze relative ai voli Covid tested e ai Corridoi turistici Covid free, in quanto superate”

Tuttavia alcune regole rimangono in vigore e vogliamo ricordarvele qui,

Obbligo di Green Pass e DPLF

Resta obbligatoria la presentazione all’imbarco del formulario digitale di localizzazione del passeggero (Digital Passenger Locator Form o DPLF). 

E tra i requisiti richiesti al rientro in Italia c’è il green pass rilasciato nei seguenti casi: 

  • vaccinazione completa con dose booster, con siero autorizzato dall’Ema, effettuata da meno di 9 mesi; 
  • guarigione da Covid da meno di 6 mesi; 
  • risultato negativo di test molecolare  nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia o test antigenico 48 ore prima.

In assenza di certificazione verde, l’ingresso in Italia è possibile ma con obbligo di quarantena presso l’indirizzo indicato nel DPLF per un periodo di 5 giorni, con l’obbligo di sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone, alla fine di tale periodo.

Esenti da qualsiasi obbligo i minori al di sotto dei 6 anni.

Viaggi ben pianificati e polizza anti Covid

“Sebbene la nuova normativa vada verso una semplificazione e un progressivo ripristino dei viaggi da/per l’estero, l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 nel mondo non è conclusa. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono ancora considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario, o comunque un rischio connesso all’emergenza sanitaria causata da Covid-19 (ad esempio, cancellazione di voli)”, precisa la Farnesina.

In particolare nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova”.

Viaggiare Sicuri “raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid-19”.

Per gli stranieri che vogliono venire in Italia, occhio al Green Pass rafforzato.

Almeno fino al 31 marzo, infatti, in Italia è obbligatorio il green pass rafforzato (dato da vaccinazione o guarigione) per accedere ad alberghi e altre strutture ricettive; mezzi di trasporto pubblico sul territorio nazionale; convegni, congressi, sagre e fiere; feste conseguenti a cerimonie civili e religiose; musei e mostre o altri luoghi della cultura; centri termali (eccetto le prestazioni essenziali a fini riabilitativi e terapeutici), centri culturali, sociali e ricreativi, parchi tematici e di divertimento. Super green pass richiesto anche per la consumazione di cibi e bevande al banco o al tavolo, al chiuso e all’aperto, nei servizi di ristorazione.

Esenti da queste regole i minori al di sotto dei 12 anni e i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica.

Vaccino solo per i voli nazionali.

L’obbligo di green pass rafforzato – specifica Viaggiare Sicuri – non si applica ai voli (e in generale ai trasporti) internazionali, ma solo ai voli che collegano le città italiane. “Chi effettua un transito in Italia provenendo dall’estero e con destinazione fuori dall’Italia non è soggetto a tale obbligo, purché non lasci l’area transiti dell’aeroporto. Lo stesso vale in caso di transiti marittimi o terrestri (con treno o pullman). In tutti questi casi, salvo deroghe, è necessario presentare un tampone negativo all’imbarco per l’Italia”, si legge.

Mascherine

Fino al 31 marzo 2022, per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico sul suolo nazionale (inclusi treni, traghetti e aerei) e per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto, è obbligatorio indossare mascherine di tipo FFP2

Inoltre, è sempre utile avere con sé la mascherina per poterla indossare anche nei luoghi all’aperto quando dovessero crearsi assembramenti.

Vaccini ammessi

Il governo italiano riconosce l’equivalenza di tutti i vaccini riconosciuti dall’Ema, Agenzia Europea per i Medicinali, ma la Farnesiana ricorda che un certificato che attesti la somministrazione solo della prima dose di vaccino non è sufficiente ai fini dell’ingresso in Italia dall’estero. 

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