Il concetto di turismo esperienziale è perfettamente riassunto nella frase di anne Carson “L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”. Perché poi è questo che di un viaggio ti cambia: l’esperienza. Quella che ha saputo regalarti, quella che hai vissuto, quella che rimarrà per sempre nel tuo cuore.

Turismo esperienziale: quando il viaggio è fatto di emozioni

È da questo principio che il turismo esperienziale nasce. Un turismo che, vicino al concetto di turismo lento e ben lontano da quello di turismo di massa, si rivolge a viaggiatori consapevoli che – ancor più che per la destinazione – scelgono un viaggio per l’esperienza intima e coinvolgente che sa regalare.

È un turismo fatto di emozioni, di contatti umani, di domande che trovano risposte e di riflessioni intime. Un turismo che pone il viaggiatore in connessione profonda con un Paese, con una città, col suo popolo. Il turismo si trasforma da Passivo ad Attivo, dal turismo tradizionale, che pone al centro del viaggio la destinazione, al turismo emozionale ed esperienziale, che ha invece il proprio focus sul viaggiatore stesso, cui vuole garantire esperienze autentiche, senza filtri.

Turismo esperienziale: i tour sono sempre più autentici

Il turismo esperienziale è il turismo del futuro e il mercato si sta adeguando, privilegiando assolutamente l’aspetto emozionale. Ecco dunque che, accanto alle escursioni classiche nei siti must, le proposte “alternative” crescono sempre più: basti pensare ai siti che permettono di cenare a casa della gente del luogo o, ancora, alla possibilità di scegliere come destinazione del proprio viaggio la sede di una ONG o di un’associazione culturale, per comprendere un Paese e viverlo nella sua anima, vivendo esperienze reali di vita quotidiana. Questo modo di vivere il viaggio, spinge il viaggiatore a rielaborare se stesso, in relazione al proprio quotidiano, cogliendo l’opportunità di confrontarsi con ciò che ha sempre considerato “diverso”. Uno stimolo per tornare a casa arricchiti, e sicuramente un po’ cambiati.

È un turismo, questo, che il concetto di escursione lo sta radicalmente cambiando. I tour sono sempre più autentici, volti ad insegnare qualcosa. Coinvolgono la popolazione locale, abbinano al concetto del “vedere” quello del “fare”. Sono spesso costruiti su misura del viaggiatore, e sono intimi.

Turismo esperienziale: scegli tra varie tipologie di esperienze

I viaggiatori che scelgono il turismo esperienziale hanno a disposizione diverse tipologie di esperienze, tutte belle, indimenticabili, forti. Esperienze sociali, culturali e ambientali, spirituali e religiose, umanitarie, eque e solidali, naturali e archeologiche. Da viaggiatori privati oppure aggregandosi ad un gruppo. Possono collaborare con ONG e associazioni locali che aiutano le donne e i bambini di strada, che tutelano le arti e l’artigianato tradizionali, che sostengono l’ambiente e i piccoli produttori locali. Oppure, possono approfondire la consapevolezza del sé e dedicarsi alla meditazione con ritiri in monasteri buddisti, gli incontri coi Maestri spirituali di Rishikesh, la capitale mondiale dello yoga. O, ancora, si possono incontrare tribù locali in India, Sri Lanka, Malesia e Birmania, o immergersi in foreste vergini e foreste di mangrovie, in siti patrimoni dell’Umanità UNESCO o in paesaggi inesplorati. Perché il turismo esperienziale regala viaggi impossibili da dimenticare. 

Turismo esperienziale: eccone alcune tipologie

La vacanza non viene più vista solo come un momento di relax, ma come un’occasione per vivere delle esperienze che possono arricchire dal punto di vista culturale, sociale ed emotivo.

Ecco alcuni esempi:

  • il turismo enogastronomico, che comprende attività come la visita a cantine e aziende che realizzano prodotti tipici, con degustazioni guidate da esperti, ma anche cooking class che permettono ai turisti di cucinare piatti tradizionali;
  • il turismo naturalistico, che consente di praticare tantissime attività come il trekking a piedi o a cavallo, il cicloturismo, il rafting, le escursioni in barca e il pescaturismo;
  • il turismo religioso, che consiste nella visita di luoghi sacri, molti dei quali sono anche luoghi di interesse culturale e storico, oltre che religioso;
  • il turismo archeologico, finalizzato alla visita di siti archeologici dove sono stati scoperti luoghi e reperti risalenti all’antichità;
  • il turismo culturale, che riguarda la visita a siti e la partecipazione ad eventi che hanno un valore storico e culturale.

Oggi sempre più viaggiatori cercano viaggi personalizzabili sulla base dei loro interessi e delle loro esigenze.