La Cambogia è spiagge fantastiche, antichi templi, foreste selvagge e quasi inesplorate, affascinanti città tutte da scoprire e…molto altro. Sede dell’antico impero Khmer, il Paese vanta una storia millenaria di cui si trova ancora traccia pressoché in ogni angolo. Abbiamo scelto per voi 5 esperienze assolutamente da non perdere per conoscere davvero la vera anima della Cambogia.

1. Scoprire Tonlé Sap

Portarsi a casa un’esperienza memorabile vuol dire visitare i pittoreschi villaggi di Tonlé Sap. Una volta giunti in Cambogia, non perdetevi lo spettacolo offerto dal più grande lago d’acqua dolce di tutto il Paese. La superficie, a seconda della stagione, muta radicalmente. Enorme è la biodiversità, caratteristica che rende la zona ideale per gli appassionati di birdwatching. Godetevi lo shopping presso le comunità locali; spesso anche il turismo può servire a fare del bene.

2. Phnom Penh

La capitale della Cambogia si presenta come una città dal look moderno e sofisticato. Era nota con il nome di Perla dell’Asia e a renderla celebre è la sua architettura. È servita da un aeroporto internazionale e merita una visita per scoprire i principali luoghi di interesse come il Palazzo Reale, tuttora residenza della famiglia reale, che custodisce la pagoda d’argento, ma anche il monumento dell’indipendenza eretto nel 1958 e immancabilmente il Wat Phnom, un tempio buddista caratterizzato da incantevoli giardini e da un imponente altezza – 27 metri – che lo incorona edificio religioso più elevato di Phnom Penh.

    3. Andare a Sihanoukville

    Spiagge di sabbia bianca e acqua trasparente, siamo a Sihanoukville, città portuale nel sud della Cambogia. Una destinazione che necessita di un posto nella vostra bucket list soprattutto se siete a caccia di mare e tanto relax. Anche questa città è dotata di un aeroporto internazionale che la rende facilmente raggiungibile. Da vedere il tempio di Krom, passeggiare nel colorato mercato di Phsar Leu e scattare una foto alle cascate di Kbal Chhay.

      4. Mangiare il bai sach chrouk

      Riso e carne di maiale, sono questi gli ingredienti principali del bai sach chrouk, un piatto Khmer semplice e delizioso. Generalmente è servito a colazione infatti lo potete acquistare già durante le prime ore del mattino dai venditori di strada. Il maiale è marinato con l’aglio e a volte anche con il latte di cocco, una ricetta che vi permetterà di gustare i veri sapori della Cambogia.

        5. Fare un tour sul Mekong

        Il Mekong è il fiume più lungo dell’Indocina e in Cambogia è conosciuto anche con il nome di Tonle Thom, ovvero il Grande Fiume. Durante il vostro soggiorno nel Paese non potete non fare un tour a bordo di un’imbarcazione coloniale ammirando i paesaggi rurali e gli scorci unici nei quali vi imbatterete durante la navigazione. Un’esperienza in più per arricchire il viaggio è unire Vietnam e Cambogia, e attraversare il confine risalendo il Mekong da Chau Doc a Phnom Penh.

        Cambogia: qualche curiosità

        • Nel Buddhismo sono molto importanti gli atti di carità. Vicino ai templi ci sono numerose gabbiette piene di passerotti: facendo un’offerta si può liberare un uccellino che ritornerà poi da solo in gabbia, dove sa di trovare cibo, ma l’importante è stato l’atto di carità di chi lo ha liberato anche solo per pochi minuti
        • Nel Buddhismo la testa è la parte più importante del corpo, i piedi costituiscono invece la parte più impura. E’ quindi considerato irrispettoso toccare la testa di un adulto o rivolgere i propri piedi verso un’altra persona
        • Tra le più importanti festività della Cambogia spiccano i due capodanni: uno a gennaio e l’altro, il Songkran, ovvero il capodanno solare, il 14,15 e 16 aprile. Molto sentite sono anche la festa di indipendenza, il 9 novembre, ed il Bon om Touk, il cosiddetto Water Festival cambogiano, una festa tradizionale che si svolge durante i giorni di luna piena del mese di Kadeuk del calendario buddhista, ovvero 7, 8 e 9 novembre, all’insegna di sfilate, fuochi artificiali e parate
        • Nei mercati in Cambogia si vendono moltissimi orologi. Ciò ha una ragione: durante i 3 anni 8 mesi e 20 giorni del regime di Pol Pot ai cambogiani fu praticata una singolare tortura psicologica mediante la cancellazione del tempo. Nessuno poteva sapere che ora fosse e tanto meno che giorno o anno: era l’inizio della soppressione di qualunque pulsione