L’undertourism è un modo di viaggiare più sostenibile e consapevole. Cerca di promuovere la scoperta di destinazioni meno frequentate e conosciute. Sono tanti i motivi per i quali privilegiare questo tipo di approccio:

  1. riduzione della congestione turistica: il turismo di massa può sovraccaricare le destinazioni più popolari, causando problemi come la congestione del traffico, l’aumento dei prezzi e la perdita di autenticità. L’undertourism cerca quindi di distribuire in modo equo i flussi turistici. 
  2. preservazione del patrimonio culturale: l’undertourism promuove la conservazione del patrimonio culturale e storico dei luoghi visitati. si incoraggiano, ad esempio, visite responsabili a siti archeologici, monumenti e musei, contribuendo alla loro manutenzione e protezione per le generazioni future.
  3. esperienze autentiche: attraverso l’undertourism si cerca di evitare la standardizzazione e la massificazione del turismo. Si promuove l’esperienza di viaggiare in modo più autentico, permettendo ai turisti di immergersi nella cultura locale, interagire con gli abitanti e scoprire così luoghi meno conosciuti.
  4. sostenibilità ambientale: l’undertourism mira a limitare l’impatto negativo sull’ambiente, riducendo l’inquinamento e il consumo di risorse. Favorisce un turismo più lento e meno invasivo, promuovendo l’uso di mezzi di trasporto ecologici e il rispetto per l’ambiente naturale.
  5. impatto positivo sulla comunità: l’undertourism valorizza le comunità locali, coinvolgendo gli abitanti nelle attività turistiche e contribuendo allo sviluppo economico locale. 

L’undertourism è quindi una nuova tendenza di viaggio che si oppone all’overtourism, in un’ottica di scoperta di luoghi alternativi, ancora non presi di mira dal turismo di massa. 

Ecco 5 destinazioni da visitare con l’approccio undertourism.

  1. Koh Samui, tra surf e templi buddisti

Koh Samui, la seconda isola più grande della Thailandia, è considerata una meta imperdibile, da visitare con approccio undertourism al posto della più famosa Phi Phi Island, presa d’assalto dal turismo di massa. 

Situata al di là della penisola malese, Koh Samui è un vero paradiso per gli amanti del surf, con un’incantevole combinazione di spiagge mozzafiato e un entroterra affascinante, caratterizzato da colline, foreste pluviali e antichi templi buddisti. La migliore stagione per visitare Koh Samui è novembre, prima dell’arrivo dei monsoni. Pianifica con noi il tuo viaggio in questo periodo e goditi il clima ideale e le meraviglie naturali di questa destinazione unica. 

  1. Nafplio, Grecia

Tutti conosciamo Santorini, l’isola dai tramonti bellissimi, ma purtroppo molto molto affollati. Ecco, Nafplio, invece, è una meta altrettanto bella ma meno conosciuta e, come tale, tipica di un approccio alle vacanze in modalità undertourism. 

A meno di due ore d’auto dalla capitale, Nafplio è dove gli ateniesi vanno a staccare in cerca di mare e relax praticamente tutto l’anno, quindi usufruibile anche in inverno. Affacciata sul blu del golfo dell’Argolide, la cittadina offre strade lastricate fiancheggiate da eleganti edifici veneziani e turchi. Vi si aprono, anche nei weekend di novembre, caffè, piccoli negozi, boutique creative e gallerie d’arte. Cara ai locali per essere stata la prima capitale della Grecia indipendente (nel 1829), conserva l’antico forte veneziano di Palamidi, a cui si arriva salendo, dice la gente del posto, 999 scalini (in realtà sarebbero 857), le mura del castello di Akronafplia, meta di romantiche passeggiate sul lungomare, e l’isola fortificata di Bourtzi, in mezzo alla baia. Nei giorni di bel tempo, qui numerosi, si può prenotare un bike tour sulla costa o nell’entroterra sparso di uliveti e aranceti e a mezz’ora d’auto sorge, ben conservato, il teatro di Epidauro, anch’esso visitabile senza file. 

  1. Vesteralen, Norvegia

Le Vesteralen sono una nuova destinazione in Norvegia. Quest’ultima conta più di 50 mila isole, ma quelle che hanno numeri da overtourism sono sicuramente le Lofoten, bellissime e anche molto conosciute. Scopo di questo articolo è però quello di farvi scoprire un modo diverso di viaggiare, più sostenibile e consapevole…in modalità undertourism, appunto, quindi non possiamo non portare alla vostra attenzione l’esistenza di queste magnifiche isole: le Vesteralen: un’idea alternativa verso il Polo Nord.  Lo stesso governo norvegese spinge come meta emergente le Vesterålen, isole oltre il circolo polare, all’estremo nordest del Paese. Terra di pescatori, balene e trekking. I norvegesi ci vanno a fare sport d’estate, ma al resto del mondo è praticamente sconosciuta.

  1. Tellaro, Liguria

Parlando di borghi italiani, le Cinque Terre sono senz’altro un luogo da cartolina, ma senza pace, purtroppo! Meta ligure celebre in tutto il mondo, bellissima e anche particolarmente affollata: merito delle case colorate arroccate sulle rocce affacciate sul mare, tra i panorami più suggestivi d’Italia. Ma non è tutt’oro quel che luccica: il turismo, qui, sta raggiungendo numeri sempre più alti, tanto che sono state citate anche dalla Cnn come caso di overtourism. E se la bellezza delle Cinque Terre non è opinabile, la verità è che si può godere del tipico incanto ligure in diversi luoghi della regione. Tra questi c’è Tellaro, poetico borgo marinaro che non ha nulla da invidiare alle destinazioni più celebri. Amato da Eugenio Montale, è caratterizzato dalla presenza di casette colorate a strapiombo sul mare e dalla chiesa di San Giorgio, così simile a un castello, posta come scudo rispetto al borgo. Nonostante sia custode della cultura ligure più vera, oggi la frazione di Lerici è una delle mete più indicate per l’undertourism in Liguria. Il motivo è molto semplice: Tellaro non è collegato alla rete ferroviaria e, via terra, si può raggiungere solo attraverso una strada. L’abbattimento dell’overtourism, quindi, in favore dei viaggiatori più curiosi.

  1. Siviglia, Spagna

Siviglia, una città intrisa di storia millenaria, si è trasformata in una meta all’avanguardia per i viaggiatori, indicatissima per l’undertourism, e una valida alternativa alla più affollata Baercellona. Grazie ai voli low cost verso l’aeroporto internazionale, è diventato ancora più facile raggiungerla. Muoversi in bicicletta è un’ottima opzione, grazie al piano urbanistico del 2006 che ha esteso la rete di piste ciclabili da 12 a 140 chilometri. Inoltre, il clima quasi nordafricano di Siviglia regala ancora temperature che raggiungono i 30 gradi a fine ottobre e non scendono al di sotto dei 15 gradi a novembre, con scarse precipitazioni.

Una delle attrazioni principali è il Museo delle Belle Arti, che offre gratuitamente l’ingresso ai cittadini dell’Unione Europea. È la seconda pinacoteca più grande di Spagna e ospita una straordinaria collezione di opere d’arte barocche spagnole, tra cui una ricca selezione di opere di Bartolomé Esteban Murillo. Non perderti anche il Centro Velázquez, che espone diverse opere del maestro del Siglo de Oro.

Oltre alle opere d’arte, Siviglia vanta anche la maestosa cattedrale, originariamente una moschea, il Real Alcázar, una fortezza araba risalente al XII secolo, il pittoresco quartiere storico di Santa Cruz e i vibranti locali di flamenco.

Siviglia è una città che si è adattata benissimo al turismo sostenibile, offrendo una miriade di attrazioni culturali, un’ottima infrastruttura per la mobilità in bicicletta e un clima ideale per poterla vivere tutto l’anno.